Interior design a Torino: benessere e armonia domestica

Abbiamo incontrato una coppia alla ricerca di un equilibrio nuovo: un rifugio luminoso, silenzioso e capace di riflettere una maturità serena. Insieme al cliente, l’architetto Chiara Jane ha interpretato l’appartamento di 140 mq come un corpo da liberare, trasformando la distribuzione rigida in un sistema fluido, connesso dalla luce. Il progetto nasce da ascolto e sintonia: ogni scelta – dalla demolizione dei tramezzi alla selezione dei materiali – costruisce una casa che respira e accoglie. Pavimenti in legno, toni neutri e geometrie essenziali dialogano con la luce naturale. Lo spazio, percepito come armonico, riduce lo stress e favorisce calma interiore.

Obiettivi del Progetto

Insieme ai committenti, Chiara Jane ha definito una visione chiara: trasformare l’abitazione in uno spazio aperto, funzionale e sereno. L’obiettivo era creare un equilibrio tra estetica e benessere, dando valore alla luce e ai materiali naturali. Le priorità progettuali riguardavano la fluidità dei percorsi, la coerenza cromatica e la possibilità di vivere ogni ambiente con libertà. Il comfort visivo, acustico e termico diventa fondamento del progetto, in linea con i principi della neuroarchitettura. Il risultato desiderato: una casa capace di rigenerare, dove le relazioni e il ritmo quotidiano trovano armonia. L’ambiente domestico influenza positivamente il tono emotivo e la concentrazione.

Il Processo Creativo

Introduzione

Il percorso progettuale è nato da un ascolto profondo dei committenti e dal desiderio di tradurre le loro esigenze in spazi armonici e funzionali. Abbiamo scelto di valorizzare la luce come elemento guida, ridefinendo la distribuzione per creare continuità visiva e sensoriale tra le stanze. Ogni scelta, dai materiali agli impianti, è stata calibrata per favorire il benessere quotidiano, secondo i principi della neuroarchitettura. La percezione dello spazio influenza l’equilibrio emotivo e la qualità della vita.

Stato di fatto e potenzialità

L’appartamento, di circa 140 mq, presentava una configurazione tradizionale, con stanze separate da numerosi tramezzi e un corridoio centrale che frammentava la luce. Gli ambienti apparivano chiusi e discontinui, penalizzando la percezione visiva e la qualità della ventilazione. L’impianto distributivo, tipico dell’epoca costruttiva, non rispondeva più alle esigenze contemporanee dei committenti, orientate verso spazi aperti e connessi. Tuttavia, la struttura portante libera e la tripla esposizione offrivano un potenziale straordinario per reinterpretare l’abitazione. L’architetto Chiara ha riconosciuto in questa rigidità una base solida su cui intervenire, trasformando i limiti in opportunità progettuali.

Modifiche apportate

Insieme ai committenti, l’architetto ha scelto di ridefinire la distribuzione interna demolendo quasi tutte le partizioni, per restituire continuità visiva e funzionale. Il soggiorno diventa cuore pulsante della casa, in diretto dialogo con la zona pranzo, mentre la cucina, pur autonoma, resta luminosa e aperta alla socialità. La zona notte si articola in modo più intimo e raccolto, con due bagni e uno studio ospiti. L’eliminazione del corridoio e la creazione di percorsi fluidi hanno migliorato la percezione spaziale e la qualità della luce. La libertà visiva genera senso di calma e appartenenza, principio fondante della neuroarchitettura.

Riscaldamento e trattamento aria

Il comfort abitativo è stato uno degli aspetti centrali del progetto. L’appartamento già dotato di un impianto di riscaldamento efficiente e stato integrato da un sistema di climatizzazione canalizzato Daikin, studiato per distribuire in modo omogeneo temperatura e qualità dell’aria. La canalizzazione a soffitto garantisce un flusso delicato e costante, privo di correnti dirette, mentre la nuova caldaia dimensionata secondo esigenze assicura un controllo preciso del clima interno.
Ogni ambiente è stato progettato per offrire una sensazione di equilibrio termico naturale: il calore diffuso accompagna i momenti di quiete, mentre l’aria filtrata e pulita contribuisce al benessere fisico e mentale. L’obiettivo era creare una casa che “respira”, dove comfort e sostenibilità convivono con eleganza. Il controllo climatico influenza la percezione di sicurezza e tranquillità.

scelta dei materiali

La selezione dei materiali ha seguito un filo narrativo preciso: creare un ambiente armonico e sensoriale, dove tatto, luce e colore dialogano in equilibrio. Il parquet in rovere spazzolato Garbelotto riveste quasi tutta la casa, trasmettendo calore e naturalezza, mentre nei bagni il gres Panaria Concreto e il Sensi Statuario Light di ABK introducono variazioni materiche che richiamano la pietra e il marmo, con superfici morbide e luminose.
Le finiture neutre – toni del tortora, del moka e del bianco caldo – creano una base calma su cui spiccano dettagli di carattere: il gres Lapitec Lithos Avana come schienale cucina e il piano tavolo in Jasper Moka dialogano con la luce naturale, generando riflessi caldi e avvolgenti.
L’insieme racconta una casa contemporanea ma intima, dove la matericità diventa linguaggio del benessere quotidiano. La coerenza sensoriale favorisce equilibrio e comfort percettivo.

Pavimentazione

La pavimentazione diventa il filo conduttore del progetto, un elemento che unisce e definisce l’identità domestica. Insieme ai committenti, l’architetto ha scelto un parquet in rovere spazzolato Garbelotto, posato in tutta la casa per creare continuità visiva e calore percettivo. La texture naturale e le variazioni cromatiche del legno modulano la luce, restituendo una sensazione di equilibrio e accoglienza. Nei bagni, la superficie del gres amplifica la brillantezza e introduce un contrasto controllato con la matericità del legno. L’obiettivo era costruire un linguaggio coerente e sensoriale. Il contatto con materiali naturali aumenta la percezione di comfort e riduce lo stress corporeo.

Rivestimenti e sanitari

Nei due bagni il progetto interpreta la materia come strumento di benessere visivo e tattile. Il bagno con vasca è rivestito in Sensi Signoria Statuario Light, che riflette la luce naturale in modo morbido e diffuso, creando una sensazione di quiete termale. Il bagno con doccia adotta il gres Panaria Concreto Light e Dark, dal carattere più urbano e rilassato. I sanitari Flaminia Link e le rubinetterie  si distinguono per essenzialità formale e qualità artigianale. Insieme al cliente, l’architetto ha ricercato un equilibrio tra estetica e praticità, curando proporzioni e dettagli. La coerenza materica favorisce la percezione di ordine e armonia mentale.

Illuminazione e impianto elettrico

Illuminazione e impianto elettrico

L’impianto elettrico è stato completamente ripensato per sostenere la nuova distribuzione e valorizzare la percezione dello spazio. Insieme ai committenti, l’architetto ha definito scenari luminosi che accompagnano i diversi momenti della giornata. Faretti incassati, profili LED e sospensioni calibrate creano una luce dinamica e diffusa, capace di modulare l’atmosfera domestica. L’impianto, con oltre 160 punti luce, garantisce controllo e comfort visivo senza invadere l’estetica degli ambienti. La luce calda e uniforme esalta i materiali naturali e i toni neutri. Una corretta gerarchia luminosa stimola equilibrio percettivo e benessere emotivo.

Arredi

Gli arredi sono il naturale prolungamento dell’architettura, disegnati per dialogare con luce e materiali. Insieme ai committenti, l’architetto ha selezionato pezzi dalle linee essenziali e dalle tonalità calde, capaci di unire funzionalità e comfort. Il divano Désirée Lovely Day e il tavolo Radar con piano in gres Jasper Moka definiscono il soggiorno; la cucina Arredo3 Time, laccata caffè, introduce equilibrio e praticità. Armadiature Zalf e realizzazioni su misura Pozzi Armadi ottimizzano gli spazi, garantendo ordine e leggerezza. Nei bagni, i mobili Birex Lapis completano un racconto coerente di materiali e forme. L’arredo pensato per la persona riduce il disordine cognitivo e amplifica la percezione di benessere.

I Risultati

il living

Nel soggiorno si percepisce immediatamente la trasformazione dello spazio: la luce attraversa la stanza, scivola sulle pareti neutre e restituisce un senso di calma avvolgente. Il parquet in rovere amplifica la profondità visiva, mentre il divano Désirée Lovely Day e i tavolini Novamobili Globe creano un’isola conviviale e informale. La madia bassa e il termo verticale bianco completano l’ambiente senza interromperne la leggerezza. Insieme ai committenti, l’architetto Chiara Jane ha lavorato sulla proporzione tra pieni e vuoti, ottenendo un equilibrio naturale tra comfort e rappresentanza. Luce e ordine visivo contribuiscono alla riduzione dello stress e favoriscono la socialità.

La zona pranzo

La zona pranzo rappresenta il punto di connessione tra convivialità e intimità domestica. Il tavolo Radar con piano in gres Jasper Moka diventa il fulcro visivo attorno al quale ruota la vita quotidiana, mentre le sedie in cuoio testa di moro aggiungono calore e matericità. La sospensione in legno intrecciato diffonde una luce morbida, disegnando geometrie leggere sul soffitto. La madia lineare sullo sfondo custodisce oggetti e memorie familiari, mantenendo l’ordine visivo dello spazio. Insieme ai committenti, l’architetto ha calibrato proporzioni e luci per creare un ambiente accogliente e rilassato. L’equilibrio tra simmetria e varietà sostiene la percezione di armonia e appartenenza.

La cucina

La cucina si apre come un ambiente autonomo ma armonicamente connesso al soggiorno. Le superfici laccate opaco caffè del modello Arredo3 Time dialogano con il top e lo schienale in Lapitec Lithos Avana, generando un contrasto raffinato e luminoso. L’architetto, insieme ai committenti, ha voluto creare uno spazio pratico e silenzioso, dove la luce naturale scivola sulle superfici e il pavimento in rovere unifica l’insieme. Ogni dettaglio, dagli elettrodomestici integrati alla disposizione dei volumi, è pensato per favorire ordine e fluidità. L’armonia visiva nelle aree operative riduce il carico cognitivo e migliora la percezione del comfort quotidiano.

La camera ospiti e studio

Questo ambiente unisce due funzioni complementari: il lavoro e l’accoglienza. Insieme ai committenti, l’architetto ha progettato uno spazio ordinato, luminoso e facilmente trasformabile. La grande finestra diffonde una luce chiara che stimola la concentrazione durante il giorno, mentre il divano letto consente di ospitare con comfort e discrezione. Gli arredi Zalf su misura sfruttano ogni nicchia, integrando contenimento e leggerezza visiva. La palette neutra e il pavimento in rovere mantengono continuità con il resto della casa. Un ambiente flessibile e ordinato favorisce calma mentale e adattabilità cognitiva, elementi chiave della neuroarchitettura.

Il primo bagno

Il bagno con vasca è concepito come una piccola oasi di benessere, dove materia e luce dialogano in equilibrio. Le superfici in gres Sensi Signoria Statuario Light amplificano la luminosità naturale e avvolgono lo spazio in una sensazione di purezza. La vasca Jacuzzi Dalma, protagonista centrale, invita al relax e alla contemplazione, mentre i sanitari Flaminia Link e le rubinetterie Cristina Queen completano il linguaggio essenziale. L’architetto, insieme ai committenti, ha curato la proporzione tra pieni e vuoti per esaltare la calma visiva. La presenza dell’acqua e l’uniformità cromatica stimolano il rilassamento e favoriscono il riequilibrio sensoriale.

Il secondo bagno

Questo ambiente interpreta la quotidianità con un linguaggio più sobrio e funzionale. Le superfici in gres Panaria Concreto Light e Dark definiscono un’atmosfera elegante e rilassata, mentre i sanitari Flaminia Link e il lavabo Birex Lapis confermano la pulizia delle linee. Il piano in mineralmarmo bianco opaco e le rubinetterie Cristina Cubic introducono un contrasto raffinato che amplifica la luminosità. La doccia, chiusa da vetro extrachiaro, diventa una nicchia di comfort e precisione. Insieme ai committenti, l’architetto ha calibrato materiali e proporzioni per un ambiente pratico ma accogliente. La chiarezza percettiva e la simmetria visiva favoriscono calma e concentrazione.

La camera

La camera padronale esprime la sintesi perfetta tra semplicità e comfort. Le tonalità neutre delle pareti e dei tessuti creano un’atmosfera morbida, illuminata dalla luce naturale che filtra attraverso le grandi finestre. L’armadio Zalf in finitura cashmere si integra nella parete come un volume discreto, mentre il letto imbottito dalle linee essenziali e il parquet in rovere restituiscono calore e continuità materica. L’architetto, in accordo con i committenti, ha privilegiato proporzioni equilibrate e assenza di elementi superflui. Tutto concorre a generare quiete e ordine percettivo. La riduzione degli stimoli visivi favorisce il rilassamento e migliora la qualità del riposo.

Conclusioni

Il progetto rappresenta un percorso condiviso tra architetto e committenti, nato dal desiderio di creare una casa capace di accogliere, rigenerare e raccontare equilibrio. L’abitazione, liberata dalle rigidità originarie, si è trasformata in uno spazio fluido, coerente e luminoso, dove ogni dettaglio risponde a un principio di benessere abitativo. Legno, luce e tonalità neutre costruiscono un linguaggio materico che trasmette serenità e continuità. Il comfort tecnico si fonde con la dimensione emotiva, restituendo una casa su misura, intima e contemporanea. La bellezza percepita nello spazio aumenta il senso di sicurezza e connessione emotiva, pilastro della neuroarchitettura.

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